L'oasi di Carpanedo, detta anche Villa Osti o Ex Polveriera, si trova nel comune di Albignasego; il nome ex polveriera deriva dell'uso che si fece dell'area come deposito di munizioni durante la Seconda Guerra Mondiale. La peculiarità della riserva, che ha una superficie di 125.000 mq., deriva proprio dalle modifiche che subì durante la guerra con la realizzazione di cinque vasti specchi d'acqua, scavati per erigere i terrapieni entro cui confinare le munizioni e poi allagati prelevando acqua dal Canale Battaglia.
Lo stato di abbandono in cui versò l'area per anni favorirono lo sviluppo di un bosco intricato, composto da elementi antropofili come pioppi e robinia, e da essenze più naturali come l'ontano nero, i pruni selvatici, il ciliegio e il bagolaro. Questi alberi condividono lo spazio con individui morenti e schiantati ricoperti da rovi, madreselva, edera e con arbusti come il sanguinello, il corniolo, la frangola ed il biancospino. Il Comune di Albignasego ha iniziato la posa di alcune essenze di pregio in corrispondenza dell'attuale accesso, tra cui carpini, farnia, rosa canina e viburni, al fine di favorire una successione più naturale del bosco verso forme di maggiore maturità e interesse.
Nel 2021-2024 sono state raccolte osservazioni di 68 specie di uccelli, di cui metà sono nidificanti (5 possibili, 8 probabili e 22 certe). In periodo invernale si forma un dormitorio di aironi e cormorani, il quale viene monitorato nel mese di gennaio all’interno degli IWC. Una zona schermata permette l'avvicinamento agli specchi d’acqua e di ammirare in tranquillità la fauna presente, come germani reali, gallinelle d’acqua, nitticora e martin pescatore. Tra i rapaci hanno nidificato in loco gheppio e lodolaio, mentre di notte vengono sostituiti da allocco, assiolo e civetta. Tra i passeriformi si odono lo schivo rigogolo, i potenti usignolo ed usignolo di fiume, i chiassosi picchio rosso maggiore e picchio verde, l’instancabile capinera, la tortora selvatica, il fringuello e il verzellino.
Come erpetofauna è presente un’importante popolazione di rane di Lataste (Rana latastei), specie endemica del nord Italia, e di testuggine palustre europea (Emys orbicularis), minacciata dalla sempre più diffusa testuggine palustre americana (Trachemys scripta), proveniente dagli Stati Uniti e introdotta in Italia; entrambe sono in cattivo stato di conservazione. L’uso di fototrappole ha permesso di osservare volpi, tassi e scoiattoli grigi (anche questa è una specie aliena).
Attualmente la riserva è gestita da Legambiente PratiArcati, coadiuvata da Lipu Padova, SOS Anfibi Padova e Colli Euganei e Cammini Euganei, i quali si occupano della manutenzione dei percorsi e delle strutture presenti, oltre che del monitoraggio della fauna. L’accesso all’oasi è consentito solo in alcuni momenti dell’anno, in modo da evitare un disturbo eccessivo; in particolare vengono organizzate visite guidate tra marzo e ottobre, corsi di educazione ambientale ed eventi divulgativi. Per restare aggiornato sulle attività organizzate all’interno della Polveriera, segui la pagina Facebook.